La Vicina di Zeffirelli raddoppia in Toscana

Gaia Zucchi con il suo libro.

Doppio appuntamento toscano per La vicina di Zeffirelli, il libro-evento di Gaia Zucchi pubblicato lo scorso 12 febbraio e che si sta avviando verso l’ennesima ristampa per i tipi di De Nigris.

Tornerà infatti, a grande richiesta, a Pisa. Dopo il clamoroso successo dello scorso 16 settembre, il nuovo appuntamento sarà per venerdì 10 novembre alle 17.30 nella prestigiosa cornice delle Officine Garibaldi – Il Cantiere delle Idee di via Gioberti.

Il giorno dopo, sabato 11 alle 10.15, la Zucchi incontrerà il pubblico di San Miniato, presso il Black White di via Fontevivo .

Giancarla Tiralongo

A condurre gli incontri sarà, in entrambi i casi, la scrittrice e comica di Zelig  Giancarla Tiralongo, mentre brani dal libro saranno interpretati da Ilaria Tella

La Vicina di Zeffirelli è un libro “irriverente” e dall’animo ribelle proprio come la sua autrice Gaia Zucchi, attrice non conforme che, per la prima volta, si racconta in un’esplosione di ironia e sincerità.

È un susseguirsi di storie di sogni infranti ed esauditi, fughe dalla normalità per inseguire le gioie più immense e nascoste. Ma anche segreti e aneddoti di una vita al di sopra delle righe, vissuta con delicatezza. Un racconto che gira intorno alla grande amicizia con il Maestro Franco Zeffirelli, per oltre quindici anni suo vicino di casa, mentore e fonte d’ispirazione.

«Gironzolo nel parco della mia nuova villa e vedo un signore, con delle cesoie, tagliare delle porzioni di siepi». Ci racconta la Zucchi. «Lo riconosco immediatamente. Due occhi blu potentissimi. Inizio a sognare, sarebbe meraviglioso mi dirigesse in una trentina di pellicole. Ha avuto una grande fortuna nel conoscermi».

Questo il ricordo del primo incontro col famoso regista, che è sfociato, all’inizio, in un gustosissimo equivoco che Gaia ci narra nelle sue pagine.

«Il Maestro era il vicino che tutti avremmo voluto avere: una persona geniale, molto umile, anche se avrebbe potuto pavoneggiarsi. Era un uomo estremamente simpatico, ma sapeva anche essere discreto e riservato. Mi diceva che per lui rappresentavo la bellezza e la gioventù e che gli restituivo la gioia di vivere. Ma per me la vera gioia era stargli accanto». Racconta ancora la Zucchi.

 

Pubblicato da gossipgirl

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