Un “Cold Case” per la Lince

Niky Marcelli sulla Vena Mazzarini.

Con La Vena Mazzarini torna Anna Bonoli, detta la Lince, la detective borderline creata dallo scrittore Niky Marcelli, che i lettori hanno già conosciuto con La Strega Spiaggiata.

I tipi sono sempre quelli di Santelli Editore ed sempre Cesenatico a fare da scenario a questa nuova indagine, che prende le mosse dal fortuito ritrovamento di uno scheletro femminile nella vena d’acqua – la Vena Mazzarini, appunto – che, partendo dall’iconico Porto Canale progettato da Leonardo da Vinci nel 1502, taglia in due buona parte della città.

La copertina del giallo.

Un caso che dovrebbe essere di competenza della Scientifica e della Squadra Mobile di Forlì, ma la Lince morde il freno! Rispetto al libro precedente, è stata reintegrata in polizia ma, – considerata un “soggetto problematico” – invece di essere riassegnata alla  Mobile, è stata posta al comando del solitamente sonnacchioso distaccamento di Cesenatico.

Ma lei è troppo territoriale, quel cadavere è spuntato praticamente nel giardino di casa sua e non intende essere estromessa dall’indagine.

Con il benestare ufficioso del commissario Luca Zoffoli, suo vecchio superiore e responsabile dell’indagine; l’aiuto dei colleghi e degli amici di sempre, e di alcuni nuovi e del tutto inattesi alleati, darà inizio ad un’inchiesta parallela, riuscendo a risolvere il mistero e a fare finalmente giustizia.

Un’altra immagine di Niky Marcelli.

La Lince è un personaggio per il quale è impossibile non provare empatia. Per certi versi può ricordare una sorta di Rocco Schiavone al femminile, una poliziotta scomoda e assolutamente poco formale, dalla vita disordinata e con una certa inclinazione per il gin tonic, ma che riesce sempre a stare un passo avanti agli altri e a risolvere i casi più intricati.

Niky Marcelli è abile nel tratteggiare le situazioni e le persone che caratterizzano la narrazione, arricchendo una scrittura e ispirata con una serie di citazioni gustose tra le più disparate: canzoni anni ’80, motti latini, annotazioni storiche, rimandi al precedente La Strega Spiaggiata (che incuriosiscono il lettore, stimolandolo a a procurarsene una copia, qualora non l’avesse già nella sua libreria) e simpatiche locuzioni dialettali romagnole che rendono, se possibile, ancora più divertente la lettura.

In bicicletta sulla “scena del crimine”.

 

 

Pubblicato da gossipgirl

Le brave ragazze vanno in Paradiso, ma le ragazzacce si intrufolano dappertutto!