Regginella, lo sguardo di un’ape, in versi romaneschi, tra Natura e Metropoli

Trebbi e Petretti, gli Schola Romana.

Prosegue con Regginella il viaggio dell’album “su rotaia” Dieci Decimi che dal 3 aprile 2023 ha sancito il ritorno di Schola Romana – a  sei anni dall’ultimo progetto discografico e per i suoi 10 anni di attività.

L’11 maggio esce, infatti, il videoclip di uno dei brani piú significativi dell’intero album firmato da Davide Trebbi ed Edoardo PetrettiRegginella: un brano che attraverso il dialetto romanesco, la poesia e le sonorità inconfondibili di Schola Romana, racconta l’attualità e le crisi socio-esistenziali contemporanee attraverso la storia di un’ape che, travolta dagli eventi in una metropoli senza respiro, vive in una città che ne ignora gli equilibri e le necessità vitali; accecata da luci artificiali e da venti di inquinante modernità, nella sua lotta per la sopravvivenza sembra assomigliare a un paziente in seduta psicanalitica.

Regginella è un’ape che cerca di sopravvivere alle proprie compulsività volando verso un futuro immediato quanto incerto. Questione d’equilibrio”, spiega Davide Trebbi, “non c’è tempo per riflettere, mentre lo schianto è sempre in agguato a ricordarle che siamo tutti sotto questo cielo a sostenerci con le nostre ali. Regginella è distratta e affaticata da una luce artificiale che la devia nel suo volo e noi umani siamo ormai distratti da un sole malato che cerchiamo di sostituire con incerte tecnologie dimenticando che solo sostenendo la nostra vita in natura riusciremo a sopravvivere da uomini. Triste sarà il destino di Regginella senza il cielo e i fiori che invece dovrebbero essere il suo habitat naturale, il suo orizzonte di riferimento”.

Regginella è anche tutti noi, alle prese con frenesie, stress quotidiani e la necessità di uno “stop” che non arriva mai. È così che Schola Romana lancia il suo secondo singolo, accompagnato da videoclip, ripartendo da una narrazione, come fa storicamente la canzone d’autore di stringente attualità.Uscito il 3 aprile, come produzione indipendente, Dieci decimi è un concept «album su rotaia» che narra scorci, personaggi, storie della capitale; un disco che si propone di avere una visuale completa (10/10, appunto) della Capitale, raccontata attraverso 7 pezzi originali, 2 cover e 1 intermezzo; un viaggio in dieci brani in cui la Città Eterna è sia protagonista sia cornice con una galleria scanzonata e fedele di personaggi che la vivono, la percorrono e talvolta la maltrattano.

La Roma di Dieci Decimi parte dal tram numero 3 (con la traccia Er Tre) per finire con Stazione Termini, crocevia di arrivi, partenze, malinconie e solitudini, sulle note anni ’50, nostalgiche e infallibili, di un brano poco conosciuto e riscoperto per l’occasione, a firma Cerri/Testa, affresco della stazione centrale dell’urbe che vede passare coppie e umanità disparata.

Pubblicato da gossipgirl

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