L’albergo romantico del mese: la villa che ispirò il Vate

 

L’edificio principale del Park Hotel Villa Ariston.

 

Un gioiello uscito dalla matita e dalla mente geniale di Guido Coppedè, su incarico del senatore Vittorio Rolandi Ricci. Questo era il Castel Regina, costruito a ridosso della spiaggia al Lido di Camaiore e diventato oggi il Park Hotel Villa Ariston.

Del progetto visionario di Coppedè rimane oggi solo la struttura principale, da tempo orbata della sua torre, abbattuta dai nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale (ma ne sopravvive una nell’ex dependance degli ospiti, ribattezzata per l’appunto Torre), tuttavia è abbastanza per immergersi in un’atmosfera chic e romantica d’antàn, con le sue sembianze di palazzo signorile trecentesco, ricco di bifore e trifore scandite da esili colonnine in marmo e decori geometrici ed arricchita da motivi ornamentali neomedievali.

Gabriele d’Annunzio

 

Una villa e una tenuta che contarono – tra i numerosi ospiti – il “vicino di casa” Giacomo Puccini, Vittorio Emanuele III e il principe Umberto, Guglielmo Marconi, Irma ed Emma Grammatica, ma soprattutto Eleonora Duse e Gabriele d’Annunzio che, proprio qui, tra una cavalcata nella pineta e una conquista muliebre, compose la Francesca da Rimini. 

Gentildonna che indossa il “Delphos” di Fortuny

Un luogo ricco di Storia e di fascino, dove le atmosfere romantiche avvolgono in un morbido abbraccio e, solleticando la fantasia, lasciano ancora sognare il viavai di carrozze e cavalli prima e di Isotta Fraschini e Bugatti dopo. Dame eleganti e ingioiellate che si avviano verso l’interno in un frusciare di vestiti di Mariano Fortuny,  liberando nell’aria un leggero sentore di profumi di Coty.

Gabriele d’Annunzio a cavallo.

E, nelle notti di luna, è facile immaginare il Vate lanciato al galoppo sulla spiaggia o raccolto in cerca di ispirazione sulla “piazzetta delle Cicogne”.

Il cippo che ricorda che in questo luogo fu scritta la “Francesca da Rimini”.
La piazzetta delle cicogne.

Nonostante le ferite della guerra e il pericolo di diventare terra di conquista della speculazione edilizia degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, la villa di Rolandi Ricci è riuscita ad arrivare pressoché indenne fino ai nostri giorni e, dopo una serie di passaggi di mano, è diventata un hotel assumendo il nome di Ariston.

La hall e la reception
Il bar
Il salotto.

La famiglia Codecasa ne è diventata proprietaria dalla metà degli anni Ottanta e ha sottoposto tutti gli edifici della tenuta da un accurato ma rispettoso restauro e ne ha curato il rilancio, arredando con gusto gli spazi comuni e creando venti camere, tra cui quattro suite romantiche, tutte arredate in stile barocco per rivivere in pieno le atmosfere magiche della Belle Epoque.

La suite dedicata a Gabriele d’Annunzio.

Una suite e otto camere in stile country-vintage si trovano invece nella Torre, la dependance immediatamente alle spalle della Priora, mentre la Fattoria conta quattro suite e tre superior in stile country-modern.

La Torre

Agli edifici creati da Coppedè: la villa principale, la dependance della Torre, la Fattoria e la cappella gotica opera di Galileo Chini, si è aggiunto nel 2003, il Duse, un edificio di tre piani, sobrio ed essenziale, assolutamente rispettoso dello stile generale della tenuta, che è riuscito a fondersi perfettamente con il paesaggio. Ma, per essere ancora più discreto e far sentire il meno possibile la sua presenza “moderna”, è voluto restare un po’ in disparte, di lato, dietro la piscina e protetto da una cortina di verde. Una presenza che, più che altro, si intuisce, e che conta ventotto tra camere e suite arredate con gusto ed equilibrio.

La Fattoria e la cappella gotica.

E dal momento che gli alberghi non li fanno le mura – per quanto prestigiose – ma le persone che vi lavorano, non possiamo non segnalare un servizio accuratissimo ed efficiente e un personale sempre pronto a soddisfare ogni esigenza del cliente.

Un luogo ideale, quindi, per trascorrere un periodo romantico o di puro relax immersi nella natura e nella storia, a due passi dal mare (è letteralmente dall’altra parte della strada!) e dalla rutilante vita di Viareggio e di Forte dei Marmi.

Pubblicato da gossipgirl

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