La (Photo) Camera con vista di Bramante incanta il jet set capitolino

Una delle opere di Davide Bramante.

Folla di vip nello storico palazzo novecentesco di Largo Tartini, sede romana del private banking di Banca Patrimoni Sella, per il vernissage della mostra di  Davide Bramante, che resterà aperta  fino al 29 settembre.

Sono circa venti i lavori fotografici dell’artista siciliano, alcuni dei quali (ironicamente?) dedicati al tema della moneta che, apparendo e scomparendo all’interno di paesaggi metropolitani, permea incessantemente lo spazio quotidiano del mondo contemporaneo.

Un’altra opere di Davide Bramante

Le opere fotografiche di Davide Bramante si costruiscono per accumuli di materiali visivi, stratificazioni di paesaggi, luoghi e persone, sovrapposizione di elementi eterogenei (architetture, figure umane, automobili, cartelloni pubblicitari, banconote, lampioni, insegne luminose ecc.), perché, come afferma l’artista stesso “il mio modo di fotografare è identico al mio modo di ricordare, pensare, sognare, sperare, tutto avviene per sovrapposizioni temporali e spaziali”.

Davide Bramante (a dx) con Fabio Ferrone Viola

Le immagini non sono però lavorate in postproduzione ma frutto della particolare tecnica fotografica utilizzata, che consiste in esposizioni multiple – da quattro a nove scatti eseguiti in modalità analogica, in fase di ripresa – su uno stesso fotogramma, permettendo così di assemblare in un’unica immagine l’esperienza visiva dei viaggi di Bramante (Londra, Parigi, Roma, Torino, Marrakesh ecc.) e la sua capacità di cogliere elementi eterogeni di quei luoghi, ricomponendoli in modalità visive inusitate. Sono immagini composite, in cui la commistione di antico e moderno, la simultaneità di luoghi e monumenti, la giustapposizione di frammenti visivi e figure umane creano una miscela visiva esplosiva, di una tale complessità strutturale che tocca a ciascuno spettatore decrittare, assegnando ad essa un proprio personale significato.

Simona Brusa, Davide Bramante, Cristiana Pedersoli e Anna Marra

Nelle opere dell’artista, l’accostamento concettuale di paesi, città, culture, opere, monumenti annulla le categorie spaziali e temporali, rendendo ogni fotografia la pagina di un ricco diario di viaggio ma anche il frutto di una nuova concezione di “vedutismo” che antepone alla fissità del ritratto naturalistico, all’ossessione per la cattura dell’attimo perfetto la proposta di un’immagine cinematica, di un dinamismo compulsivo che si liquefà apparentemente e continuamente, per poi in realtà ricomporsi, all’occhio allenato del cittadino metropolitano, in una sorta di landscape immaginari, veri e propri paesaggi dell’anima.

Simona Brusa con Elena Santarelli

Numerosi gli ospiti  che non hanno saputo resistere all’invito dell’art advisor Simona Brusa, curatrice dell’evento insieme allo staff di Banca Patrimoni Sella, che per l’occasione schierava Ignazio Carrassi del Villar, Head Manager, Riccardo Crasso Senior Private Banker e Valter Nanni Chief Manager per Centro Sud e Isole. Ecco la bellissima Elena Santarelli, tra le prime ad arrivare, seguita a ruota da Carlo e Francesca Nardello. Anche la neo presidente di Rai Com Claudia Mazzola ha voluto ammirare le opere di Bramante. Non mancavano i colleghi artisti come Cristiana Pedersoli figlia dell’indimenticabile Bud Spencer e Fabio Ferrone Viola. E poi Manuela Balsamo, figlia dell’indimenticabile Adelina Tattilo e di Saro Balsamo. Non mancavano Francesco Morabito, la gallerista Anna Marra.

Simona Brusa con Francesco Morabito e Anna Marra
Simona Brusa con Cristiana Pedersoli
Ignazio Carrassi del Villar, Simona Brusa, Riccardo Crasso e Valter Nanni
Ignazio Carrassi del Villar con Cristiana Pedersoli
Monica Abrignani (a sx) con Carlo e Francesca Nardello

Pubblicato da gossipgirl

Le brave ragazze vanno in Paradiso, ma le ragazzacce si intrufolano dappertutto!