La Contessa Rossa e il pittore maledetto

Chi ha dipinto la “Donna di Fuoco” ritrovata nella barchessa di una villa palladiana sul Brenta?

Tornano le affascinanti Sara Varzi di Casteldelbosco – la Contessa Rossa – e la sua inseparabile amica giornalista, Anna “Care” Caremoli, in Rosso Veneziano, il nuovo romanzo dello scrittore dandy Niky Marcelli, quarto capitolo della saga dedicata alle gesta della giovane blasonata.

Un’avventura mozzafiato tra calli e campielli, sfarzosi palazzi nobiliari e lugubri isole abbandonate di una Serenissima magica e  misteriosa dove aleggia ancora  la splendida e controversa figura di Veronica Franco, e in cui Sara e Care dovranno svelare l’arcano che ruota intorno a Rosso Veneziano, pittore “maledetto” allievo di Tintoretto e amante di sua figlia Marietta, affogato in laguna come eretico nella seconda metà del XVI secolo e condannato alla damnatio memoriae.

E ritrovare l’unico altro suo quadro sfuggito al rogo della Santa Inquisizione.

Niky Marcelli

Un’impresa irta di pericoli e ricca di colpi di scena, nella quale saranno affiancate da vecchi e nuovi amici e ritroveranno antichi e temibili nemici.

Anche questa volta – per citare le parole di Pino Ammendola nella prefazione de La Contessa Rossa, il primo romanzo della serie – Niky Marcelli ha realizzato un’opera difficilmente etichettabile, tramite un originale e avvincente montaggio narrativo, di regola più consono al cinema che alla letteratura, con una grande capacità di coinvolgere il lettore.

Pino Ammendola

E’ un romanzo nella sua accezione più pura, dove il racconto non si cristallizza mai ma, al contrario, dà al lettore la sensazione che la storia sia in continua evoluzione e che muti in tempo reale con il suo girare le pagine. Ed è proprio in questo meccanismo di incertezza risiede la grande forza della scrittura di Niky Marcelli: si ha quasi la sensazione che la storia sia influenzata dal nostro leggerla e, come nei migliori hard boiled americani, non sappiamo mai dove i protagonisti andranno a parare e si avanza, quindi, immersi in un flusso di eventi.

Non si tratta semplicemente di credere al destino. I personaggi del romanzo, sia quelli positivi che quelli negativi, “sentono” di far parte di una storia più grande e i lettori “entrano” insieme con loro in questa ricerca del senso ultimo.

In sintesi un romanzo da leggere tutto di un fiato come facevamo da ragazzi, per poi rimanere ad occhi aperti seguendo ancora nella nostra mente le avventure dei protagonisti.

Pubblicato da gossipgirl

Le brave ragazze vanno in Paradiso, ma le ragazzacce si intrufolano dappertutto!