Il martedì grasso nell’eterno carnevale di Muccassassina

Nel mondo dell’eterno carnevale, quello di Muccassassina, il martedì grasso è esploso all’insegna del divertimento più sfrenato, facendo il classico “braccino” al corona virus e a qualsiasi altro virus in circolazione. Evviva quindi la fantasia, la creatività, l’energia, la trasgressione e la libertà che si respira nel tempio delle notti LGBT romane, dove per divertirsi e far divertire non si bada a spese (lo staff ha una cura esagerata dei costumi, delle scenografie, delle performance, dei balletti, del make-up) e si sfida anche la paura di frequentare posti affollati, come succede nella Capitale e in tutta Italia da quando è scattata l’emergenza Corona Virus. La psicosi collettiva di ammalarsi di questo brutto e misterioso virus ha cancellato quest’anno (a partire da Venezia) anche il Carnevale, la festività più magica e pazzarella del calendario, con il suo corollario di coriandoli, castagnole, frappe, maschere, travestimenti e quella voglia di trasformarsi per una notte nel personaggio dei nostri sogni.

Le nostre città sono diventate tutte improvvisamente tristi, con le strade desolate e tetre, anche dove non vige la quarantena preventiva. Ma Muccassassina non la ferma nessuno, neanche il terremoto! Il popolo Lgbt è abituato a non tirarsi indietro mai e a combattere sempre qualsiasi battaglia e qualsiasi virus a testa alta. Così anche quest’anno è andato in scena con successo tra una folla scatenata e infojata il “Gran Ballo in Maschera di Muccassassina“, nel “palazzo del piacere”, ovvero il Qube di via di Portonaccio. Non solo: quest’anno Mucca è stata gemellata al Carnevale di Rio e di San Paolo, in Brasile: il direttore artistico Diego Longobardi è stato invitato nel paese carioca con alcuni Dj di punta della one-night nostrana per presenziare ai loro eventi.

Melissa Bianchini

A fare le sue veci al Ballo in maschera, il Presidente del Circolo Mario Mieli Sebastiano Secci e il mitico Stefano Mastropaolo, che si è trasformato in Myss Keta, di rosso vestito con mascherina e occhialoni come la cantante e si è anche esibito sul palco cantando “Una donna che conta“. Bravo! Proprio all’ultimo Sanremo si è ispirata la serata, che ha omaggiato in modo particolare Achille Lauro, eletto a furor di popolo – e non poteva essere altrimenti! – Queer star del Festival, per i suoi travestimenti firmati Gucci.

E’ stata la Drag Queen Vergana ad impersonare a modo suo Achille Lauro e ad aprire la serata cantando una “Me ne frego” remixata per la disco. Vergana si è presentata sul palco con il look finale di Lauro, quello “faccia-da-perla” ispirato alla Regina Elisabetta I Tudor, con tanto di perle appiccicate sul viso. Applausi e poi via, parte lo show che fa rivivere i fasti e le invidie della corte di Versailles, con la Mucca Dance Company e le coreografie di Federico Patrizi. Le inimitabili e coloratissime Drag Melissa, La Diamond, La Sheeva, Chiquita Boom Boom, Nehellenia, Skandalorsa, Enderly Solis hanno scimmiottato la regina Maria Antonietta circondata dalle cortigiane intente a cercare di rubarle la scena sgambettando.

Vergana e Phil Romano.

Insomma, la comunità Lgbt alla psicosi Corona Virus ha preferito rispondere con la vita: “pur non sottovalutando il problema abbiamo deciso di non chiuderci in casa ad aspettare il giorno del giudizio”, ha sottolineato Secci. Anche perché “ il Carnevale è la festa che sentiamo più nelle corde di Muccassassina e del Mario Mieli: infatti è la festa che celebra la voglia di essere libere e liberi, di giocare con il proprio corpo, di cambiare identità, ruolo, genere, più di ogni altra volta. Ovviamente per noi e per tutto il pubblico di Mucca essere libere e liberi è una regola fissa, ma vogliamo esagerare ancora di più”. Non c’era neanche bisogno di dirlo: se ne sono viste di tutti i colori! E anche di più! Ovviamente molto trucco, piume e paillettes e pochi vestiti addosso: tette, culi, cosce e muscoli al vento l’hanno fatta da padrone.

Aria intrisa di sensualità. Trans-diavolesse con corna e forcone rossi ma praticamente nude, Arlecchini muscolosi, Puffi e Puffette colorati di blu, sensuali Cat Woman e Wonder Woman, Joker, Cappuccetto Rosso e Biancaneve, Unicorni cornuti, Superman superdotati, Spiderman e Supereroi vari. Ma anche chef con parannanza e chiappe al vento, toreri, ragazzi pon-pon e cheerleader, Cardinali e frati, clown, antichi romani in peplo ad omaggiare il Dio Bacco, pirati e maghetti alla Harry Potter, odalische e Pierrot lacrimanti. Insomma, di tutto di più e chi più ha inventato la sua maschera meglio è stato. Ovviamente, visti i tempi, non potevano mancare qualche medico col camice verde e la mascherina chirurgica e qualche sexy infermiera in camice bianco e guepiere. Simpaticissimo il tipo vestito da Amuchina, disinfettante cui è stata caccia grossa in questo periodo tanto da essere diventato introvabile! Ognuno è stato quel che voleva essere, tuffandosi nel gioco di ruolo e di identità preferiti, per una festa che stata un inno alla libertà. E peggio per chi non c’è stato! In consolle a far ballare tutti, la Mucca star Dj Phil Romano, la diva del warmup Kikka Dj, le dj Moira e Anto e Dj Vadim.

Domani si continua con “Muccassassina Etnika“, un grande show con costumi sontuosi dedicato al Sud del mondo, alle mescolanze di generi, di culture, di musica e tradizioni. Buon divertimento e Hakuna Matata!

(Foto Di Bacco)

 

Pubblicato da gossipgirl

Le brave ragazze vanno in Paradiso, ma le ragazzacce si intrufolano dappertutto!