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Un vero gentiluomo non segue la moda, al limite ne lancia una!
Si può dire che questo aforisma di Niky Marcelli è il filo conduttore de Il Boudoir del Gentiluomo, l’ultima fatica dello scrittore, uscito giusto un anno fa per i tipi di Edizioni Clandestine – Gruppo Santelli.
E, di fatto, Marcelli, sempre elegantissimo, sembra che una moda l’abbia effettivamente lanciata! Circa quattro anni fa, infatti, ha deciso di farsi creare in esclusiva alcune linee di copricapo dal maestro cappellaio senese Giovanni Bertacchi, che ha il suo laboratorio e negozio – Jagannath Prema – a due passi da Piazza del Campo.
Era estate e, di conseguenza, lo scrittore ha cominciato dai panama, procurandosi una serie di nastri di seta di vari colori e facendoli sostituire ai normali nastri di gros-grain. E’ nata così la linea Panama Silk, che all’approssimarsi dell’inverno è diventata Fedora Silk, mettendo i nastri di seta anche sui cappelli di lapin.
“Sono quasi certo che il mio è stato un repechage”. Ci ha raccontato Marcelli all’epoca. “Perché non mi sento affatto di escludere che la seta sia stata già usata come nastro per cappelli nell’Ottocento e nella prima metà del Novecento”.
Corsi e ricorsi, quindi. O, come si suol dire, nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si reinventa! Fatto sta che, da svariati decenni a questa parte, i nastri erano diventati di gros-grain di cotone e – nei modelli più cheap – in gros-grain sintetico, tanto che quelli in seta erano diventati assolutamente introvabili.
“Non li fabbricano più!” Conferma l’eclettico scrittore. “I primi li ho recuperati fortunosamente da dei fondi di magazzino, dopodiché sono impazzito per reperirli, ho telefonato senza successo a tutte le seterie italiane, ed è stato solo grazie ad un industriale della seta lombardo, Gianluca Prina, a cui è piaciuto il progetto e ha deciso di rimetterli in produzione, che ho potuto fare una piccola scorta per le mie esigenze. Del resto, sono dei cappelli che faccio realizzare esclusivamente per me e non ho mai pensato di metterli in commercio”.
A lanciarli sul mercato ci hanno pensato, in tandem, il più prestigioso marchio italiano di cappelli: Borsalino, in collaborazione con il più famoso artigiano cravattaio della penisola: Marinella. Dalla scorsa estate è infatti uscita anche dai loro laboratori una linea di panama con il nastro di seta – ricavato da scarti di lavorazione della cravatte – e, da poche settimane, anche una linea di fedora invernali.
“L’idea mi diverte molto”. Ha dichiarato Niky Marcelli. “Se due grandi artigiani come Borsalino e Marinella hanno in qualche modo tratto spunto dalla mia idea, vuol dire che non era poi malvagia. Sono molto curioso di scoprire a che prezzo li vendono, anche se continuerò ovviamente a servirmi dell’opera di Giovanni Bertacchi che reputo un autentico artista della cappelleria”.
“Se posso suggerire un’altra idea agli amici di Borsalino“, sorride sornione lo scrittore, “due o tre anni fa ho creato, con la collaborazione della Stamperia Braghittoni di Cesenatico, anche una linea di panama con il nastro in stampa tradizionale romagnola. Ovviamente stampato rigorosamente a mano!”
E chissà che, per la prossima estate, qualcuno ad Alessandria non ci faccia un pensierino?