VIAREGGIO (LU) Sorpresa e anche un po’ di sconcerto per lo scrittore Niky Marcelli che, come tutti gli anni, ha scelto di trascorrere il mese di luglio in Versilia.
Appena aperta la porta della sua abituale suite, all’ultimo piano del prestigioso Grand Hotel Principe di Piemonte, ha infatti scoperto che la stanza è stata completamente ristrutturata e con lei le altre quattro che solitamente occupa insieme al suo entourage.
Via i mobili e i tendaggi bianchi e blu, stile Impero, che le avevano caratterizzate fino a pochi mesi fa, le camere sono state rinnovate in stile minimalista-essenziale, in toni di bianco e grigio tenue che Marcelli ha immediatamente definito “Finto Armani”.
Passato il primo momento di sbigottimento, lo scrittore si è anche reso conto che l’adiacente salottino era stato a sua volta riconvertito in camera da letto e che era sparita la scrivania alla quale era solito lavorare, sostituita da un tavolino più basso, più stretto ed infinitamente meno pratico.
Poco apprezzati anche il nuovo divano e le due nuove poltrone della suite, senz’altro belle a vedersi ma estremamente rigide e piuttosto scomode all’utilizzo, che hanno immediatamente risvegliato la cervicale della sua compagna. Mobilio che è stato definito dal blasonato scrittore “degli autentici strumenti di tortura”.
Sparite tutte le sedie, sostituite da piccoli puff rotondi tutt’altro che confortevoli e – sorpresa nella sorpresa! – anche gli armadi hanno perso per strada molti scaffali. Evidentemente, per l’architetto che si è occupato della ristrutturazione, lo spazio per mettere camicie e biancheria varia – in un hotel! – non era da considerarsi “essenziale”.
Come un “divo” di Hollywood, lo scrittore ha stressato gli efficientissimi ragazzi del ricevimento fino a che non sono riusciti a riesumare dai magazzini la sua vecchia scrivania, due sedie e un divano in sostituzione del letto nel salottino.
Una successiva ricerca ha permesso anche di recuperare la vecchia dormeuse e le due poltrone di vimini del vecchio arredamento della suite, facendo finalmente felice il capriccioso ed esigente Marcelli.