Coltorti e Mete processano l’arte

Ennio Coltorti

A distanza di 25 anni dalla pubblicazione di Taking Sides, scritto nel 1995 da Ronald Harwood, debutta in prima nazionale al Teatro Stanze Segrete di Roma l’8 gennaio 2020 Wilhelm Furtwängler Processo all’Arte, tratto dall’opera dell’autore britannico, con l’adattamento, l’allestimento scenico, e la regia di Ennio Coltorti: uno spettacolo filosofico, un’indagine storica unica sul ruolo dell’Arte e dell’impegno.

In scena due “mattatori” contemporanei, eccellenze del doppiaggio italiano, Ennio Coltorti e Marco Mete, affiancati da Tomaso Thellung, Virna Zorzan, Licia Amendola, Federico Boccanera.

“Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Nessuno è tanto puro da poter giudicare. Ma di fronte a milioni di morti freddamente pianificati? Il titolo originale di questa straordi-aria pièce (da cui è stato tratto anche un magnifico film) che mette in scena lo stringente interrogatorio a cui un inflessibile e volgare maggiore americano alla fine della seconda guerra mondiale, durante il processo di denazificazione, sottopone il più grande direttore d’orchestra di tutti tempi, è “Taking side”: “Prendere posizione”. Si è responsabili di ogni azione, nel bene e nel male. Vale anche per l’artista? Per Caravaggio, Rimbaud, Byron, Marlowe, D’annunzio etc.? O l’artista è al di sopra dei comuni mortali e non può essere giudicato per colpe riguardanti il vivere civile? È recente il caso del grande attore Kevin Spacey. L’autore, abilmente, non dà risposte. Il delicato momento che sta attraver-sando il nostro paese rende estremamente attuale questo testo che esorta in ogni caso a “Prendere” coraggiosamente “posizione”. Un inquietante viaggio quasi “artaudiano” nei misteriosi, e a volte mostruosi, meandri dell’animo umano. Un allestimento e una recitazione prettamente “cinematografici”. Uno spettacolo che, anche grazie allo spazio magico di Stanze Segrete, porta lo spettatore “dentro un film”.

Pubblicato da gossipgirl

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